OVERHEAD.
Non è un ‘espressione che si usa molto spesso nel surf italiano.
In una gara poi, ancora meno.
In una gara Junior, direi molto molto molto meno ancora.
Eppure stavolta l’abbiamo sentita, per tutto il secondo giorno del Nimbus Surf Hero, la seconda tappa del campionato Italiano Juniores.
Per potersi permettere di dirlo però c’è voluto il pontile di Forte dei Marmi, luogo storico del surf italiano, inserito nell’elenco degli spot iconici del mondo, come ha ricordato durante la premiazione Alberto Frugoli, anima ispiratrice del club organizzatore, l’eccellente Nimbus surf club.
Tre giorni di vero surf, in condizioni impegnative, complicate. Tre giorni di surf di livello.
L’attenta lettura delle previsioni aveva spinto gli organizzatori a chiamare per Sabato e Domenica le sole categorie U18 e 16, le ore di luce, unite alle ore di onde disponibili, non avrebbero permesso alle categorie più numerose, come U 12 e U14 di avere la certezza di terminare la gara.
Perché quando è che si deve chiamare una gara?
Noi una gara la chiamiamo quando le condizioni sono belle ed adeguate al livello dei partecipanti, e quando le ore di luce, relazionate al numero degli iscritti che ormai sono sempre 120, ci danno la sicurezza di poterla chiudere, magari anche in più giorni.
Può capitare di aspettare, può capitare di rinunciare a qualche perturbazione buona ma non ottimale. Ma poi quando le gare vengono così, come il Nimbus Surf Hero, l’attesa è ripagata.
Ma andiamo per ordine, cominciamo dagli U 16 e 18.
Il mare si è alzato nella tarda mattinata di sabato, poco prima dell’ora di pranzo, come da previsioni.
Si comincia con le donne, e nelle due categorie accorpate U 16 ed U 18 Francesca Valletti dimostra di non avere rivali e mette a segno due primi posti, tutti e due davanti a Marta Begalli, finalmente anche in gara all’altezza del suo free surf. Terza nell’under 18 Chiara Gugliotta, che consolida così il suo primo posto nel ranking mentre nelle U16 è invece Viola de Vita a salire sul podio. Il mare continua a crescere e così verso le 13 tocca agli uomini: prima gli U 16 e poi gli U 18. Negli U 16, orfani di Baita e Giovannoni, ancora all’estero, si vede un grande equilibrio e c’è aspra lotta per un possibile posto in finale o sul podio, con la strada un po’ più sgombra del solito. Nessuna sorpresa comunque e tutti i migliori si prenotano un posto per le semifinali. Ottimo il surf di Cardinali che nei quarti mostra, insieme a Ricci e Cipolloni, il miglior surf. Quando tocca agli Under 18 il mare è grosso. Sotto la pioggia battente la perfetta macchina del Nimbus ruota i campi e tutte le infrastrutture e così dal lato destro del pontile passiamo a sinistra. Lotta vera con tutti i migliori che passano alle semifinali. Impressionante la solidità di Lazzarini e Catanzariti che dominano in condizioni difficili i rispettivi quarti di finale. Si finisce alle 16 e 20, praticamente al buio, così tutti sotto la doccia calda e domattina si ricomincia. La mattina di domenica fortunatamente c’è il sole, ma il mare è talmente gonfio che bisogna spettare qualche ora perché diventi almeno praticabile. La condizione è ampiamente overhead e i set più grossi si frangono sopra il pontile. Il contest director e presidente del circolo organizzatore, Giovanni Briganti, porta le heat e le finali a 30 minuti ed il paddling time a 7, la corrente è forte. Prima di entrare tutti gli atleti ascoltano il dettagliatissimo briefing di sicurezza degli addetti del soccorso a mare. Non è proprio un mare da sottovalutare… Ed ora siamo pronti, adesso si va in acqua! Nella prima semifinale U 16 Lazzarini decide di imitare il celeberrimo video di Kelly Slater al pontile e si spara un tubo sinistro di pregevole fattura, grandezza e deepness… Le urla dal pontile del pubblico lo accompagnano verso la meritatissima finale. A fargli compagnia in finale va un solidissimo Marullo, che smonta le destre piene di sana ignoranza del pontile. Nella seconda semifinale sono Catanzariti e Pavoni a passare il turno dopo una lotta veramente aspra e dura con Santucci. Il mare continua a tenere, anzi, è solidissimo ed allora andiamo con gli U 16. In finale passano Cipolloni, a suo agio in mezzo alle onde formatissime, un potentissimo Ricci, il sorprendente Soliera, finalmente all’altezza del suo potenziale, ed un ottimo Santoliquido pronto a fare da guastafeste.
Ci si riposa un attimo, la fantastica organizzazione del Nimbus fa arrivare i pranzi sotto la tenda atleti Red Bull, che fa tanto Red Bull Athlete zone da WSL, e si parte con le finali.
Negli U 16 Santoliquido si infortuna subito dopo l’inizio della finale e deve abbandonare, chiude quarto ma con la consapevolezza di essere al livello dei migliori. Soliera sale sul gradino più alto del podio mentre fra Ricci e Cipolloni è battaglia durissima. Sui 5 giudici due danno la vittoria all’uno e due all’altro, il 5 ° giudice, quello decisivo, assegna la vittoria a Cipolloni per mezzo punto!! Che gara! Che finale! Tocca agli U 18, i 4 ragazzi del team Italia danno spettacolo, sul pontile c’è la folla delle grandi occasioni e finalmente le onde sono degne di una gara U 18. Nei 30 minuti a disposizione Lazzarini, che aveva dominato fino a quel momento, si perde un po, e chiude 4°. Ottimo terzo il costante Marullo che continua a ricordarci di essere non solo un grande longboarder, ma anche un ottimo shortboarder. E così ai due podi longboard agli Italiani assoluti 2020 e 2021 aggiunge anche quello shortboard. Per il titolo è lotta a due fra Pavoni e Catanzariti. Tommy solidissimo costruisce una grande heat ed un grande punteggio, ma poi, dopo 15 minuti in cui non aveva praticamente preso un’onda, si sveglia Catanzariti. Una destra epocale, da quattro manovre profonde , con secchi d’acqua che volano ad ogni impatto sul lip. L’urlo che Ian fa per gasarsi al termine dell’onda si sente controvento fin sul pontile…. Non ce n’è più per nessuno, arriva un’altra profondissima destra con una curva pazzesca ed un impatto in prima sezione di rara potenza e la vittoria della gara mette la freccia e gira per andare ad Ostia.
Seguono le splendide premiazioni, i ricchissimi premi, i surf camp omaggio, le interviste del world rookie tour con il simpaticissimo gorilla… Il vice sindaco e il consigliere comunale di Forte dei marmi ci ricordano che il surf qui è di casa, da sempre. Lo sappiamo e siamo stati talmente tanto bene che torneremo subito.
E subito vuol dire soli quattro giorni dopo, perché giovedì nove tocca agli U 12 ed U 14. Condizioni fantastiche, una delle più belle mareggiate di un campionato Juniores, onde sul metro abbondante, qualcosa di più durante i set migliori. Come abbiamo detto ? ah si, OVERHEAD… anche per i più piccoli. D’ora in poi abituatevi a questa parola.
30 gli U 12 confermati dopo il check in, 16 gli U 14 per gli uomini , 11 le ragazze fra le due categorie. Dunque, come sempre oltre 120 atleti iscritti prova dell’ottimo percorso agonistico che la federazione sta svolgendo.
La solita perfetta organizzazione capitanata dal Contest Director Giovanni Briganti setta un campo meraviglioso, con la giuria proprio sulla testa degli atleti. Un breve consulto con il DT Marco Gregori e con il Capo dei Giudici Roberto Bersani , è tutto ok e Zed Cordoni head judge accende la luce verde: si parte.
L’U14 da spettacolo e senza grosse sorprese vanno in finale dominando le due semifinali Manfredi, campione Italiano in carica sempre pulito ed aggressivo, il solito Michele Scoppa sempre ad altissimi livelli, l’ottimo Melis e la sorpresa Cerne, bravissimo . Fra le donne invece dopo due agguerrite semifinali si trovano in finale Cuppone, Brencoli, Cocco e De Lisi. Poi Tocca all’Under 12. Fra i ragazzi il livello è altissimo. Ai nastri di partenza Rocco Rigliaco, giunto appositamente da Bali, dove risiede, Michael Monteiro rientrato per l’occasione da Capo Verde, e tutti i migliori vecchie conoscenze della categoria: il campione in carica Gennari, e poi Anglani, Filosini, Casula, Dessi, Mereu. Nei quarti si consuma la vera battaglia, fuori Filosini, proprio Dessi e Mereu fanno valere fisico ed anni in più a scapito di Rigliaco, che a soli 9 anni ha già un surf di alto livello internazionale, e così in semifinale raggiungono Gennari, Vaglio Casula, Anglani e Monteiro. Due heat epiche con condizioni che raramente si sono viste in una gara U 12 italiana e le sorprese non mancano. Passano i più preparati tecnicamente ed anche fisicamente ed al termine i quattro finalisti sono Anglani, Monteiro, il bravissimo “Gabbiano ”Dessì e Vaglio. Nella finale U 12 Femminile invece la campionessa italiana uscente, Manny Rossi, deve guardarsi dagli attacchi della Chilà, con la Ridolfini e la Michelucci. Il sole scende, le onde no, è tempo di finali. E partiamo proprio dall U 12 F, dove Chilà e Ridolfini, nell’ordine, cedono il passo a Manny Rossi, ch con questa seconda vittoria si porta a casa anche il titolo italiano Juniores 2021 con una gara di anticipo. Nell’U 14 F stessa sorte per Camilla Cocco, che con la seconda vittoria consecutiva stacca anche lei il titolo Italiano con un turno di anticipo. APer le due campioncino, la certezza che a Buggerru si va a prendere il sole, il trofeo nazionale è già sulla mensola di casa.… Seconda ma distanziata la Brencoli e terza la Cuppone. La finale degli U 14 M non è all’altezza delle aspettative. L’ora tarda, il freddo, la tattica sfrenata fra i primi tre non fanno offrire lo spettacolo che ci si aspettava, ed alla fine vince con ampio merito Samuel Manfredi che riesce meglio degli altri ad interpretare, con i suoi snap potenti, le onde del forte. Secondo Michele Scoppa, appena rientrato dal Costarica che forse paga jet leg ed il freddo, terzo il validissimo Melis. Ma il vero spettacolo lo offrono gli U 12, che mandano un pesantissimo avviso di sfratto ai surfer più anziani: Attenti, stiamo arrivando, il futuro del surf italiano siamo noi. Questa nuova generazione di surfer “terribili” è capitanata da Michael Monteiro, che domina la finale nonostante un ottimo Francisco Anglani davvero in grandissima forma sulle onde di misura. Si vede che vivere a Levanto paga.. Terzo Dessì, davvero una gradita sorpresa. E’ tempo come sempre di una valanga di premi offerti dal Nimbus, dal world rookie tour, dal comune di Forte dei Marmi e dalla consulta dello sport di Pietrasanta. Non rimane altro che ringraziare, la giuria, con l’head Judge Zed Cordoni, a coordinare il super lavoro dei giudici, Giovanni Briganti e tutto il Nimbus surf club, incredibili, Alberto Frugoli che ne è l’anima ispiratrice e tutto lo staff gli atleti e la Fisw. Chi non c’è ha sempre torto. Ci vediamo a Buggerru. A sibiri!