Le persone con disabilità grazie ad ausili e con attrezzature adattate, si confrontano con tutti gli sport anche con i “meno conosciuti”. Spesso sono proprio questi che conquistano l’entusiasmo di neofiti e praticanti a dimostrazione che nessuna esperienza può essere preclusa ai paralimpici perché capita che proprio negli sport “minori” gli sportivi trovino un senso di appagamento nemmeno immaginato.
Più Sport Più Vita, il progetto della Federazione Sci nautico e Wakeboard partito nel 2018, rinnovato tutti gli anni, realizzato con il supporto delle Associazioni e Società di Sci Nautico, Wakeboard e Surfing affiliate alla FISW, sostenuto dal Comitato Italiano Paralimpico, reso possibile dall’operato dei tecnici dei club coinvolti e dalla disponibilità dei coach e campioni del mondo Daniele Cassioli e Emanuele Pagnini.
Il cable wake seated non esisteva in Italia, Emanuele Pagnini è stato il precursore di un movimento che ha introdotto una nuova disciplina, l’ha promossa sul territorio nazionale fino a raggiungere i numeri necessari a istituire un Campionato Italiano. Quanti passi in un lasso di tempo relativamente breve!
“Vedo lo sport come mezzo verso l’integrazione”, considera Pagnini, “che nasce necessariamente dalla promozione”. I fatti avvengono quando le istituzioni decidono di mettersi in gioco, come ricordato dalle parole del Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli in un’intervista recente.
“Lo sport per questi giovani diventa il riconoscimento di un diritto di cittadinanza. Senza dimenticare che per questi atleti lo sport rappresenta momento di socializzazione, un momento per uscire di casa. O anche momenti di inclusione e integrazione che con questa pandemia si sono interrotti. Ora alla luce dell’affermazione del presidente Draghi, sull’importanza sociale dello sport credo che di fianco al campionismo, che non rinnegherò mai per la mia storia, vada portata avanti anche un pezzo di politica pubblica che serve a rilanciare il Paese stesso attraverso lo sport che – in questo caso – è anche un valore culturale”